Gli Arpioni sono uno dei gruppi più longevi e famosi della scena ska e della musica indipendente italiana. C’è attesa per la loro esibizione al Calabria in Fiore Festival, che si terrà nella seconda serata, venerdì 23 giugno dalle 21.30 in poi nell’Anfiteatro del Polifunzionale dell’Università della Calabria.
Fin dagli inizi della loro storia gli Arpioni si caratterizzano per l’accostamento di brani “leggeri” e divertenti e uno stile musicale sempre melodico, godibile e assolutamente da ballare, con temi di impegno sociale e umano. La band si è sempre spesa nel sostegno fattuale di campagne e iniziative di solidarietà, senza avere problemi a esplicitare un chiaro schieramento di parte, pur non essendo e non volendo essere definita “militante” in senso classico.
Collettivo musicale composto da più di dieci elementi, nato nel 1990 a Bergamo. Quasi subito inizia l’attività live nelle situazioni più diverse, facendosi apprezzare soprattutto dagli amanti dello ska. Gli Arpioni sono stati la band ufficiale italiana di Tonino Carotone. Nel corso della loro carriera hanno inoltre reinterpretato alcuni classici italiani degli anni ’60 tra cui spicca Operazione Sole, il primo brano ska italiano, lanciato nel 1966 da Peppino di Capri.
Del 1999 la loro collaborazione con Laurel Aitken, uno dei padri nobili della musica giamaicana, attivo sin dalla fine degli anni cinquanta del Novecento e non a casa noto come “il Padrino dello Ska”. Dopo la tournée del 2000 che li vede coprotagonisti al tempo del tormentone “Me cago en l’amor”, sono tornati nel 2005 a esibirsi insieme nel Malacabeza tour per oltre 80 date. È infatti del 2005 l’album Malacabeza, nel quale ospitano numerosi amici, tra i quali Roy Paci, Tonino Carotone, Valerio Mastandrea e Stefano Rosso.
La formazione della band nel corso degli anni subisce molte variazioni mentre resta costante la presenza di Stefano Ferri “Kino” e Franco “Skarpe” Scarpellini, altro cofondatore e unico membro presente fin dagli inizi ininterrottamente nella formazione. Dopo un periodo di inattività durato otto anni, la band si riunisce con una nuova formazione, iniziando una intensa attività live che perdura e che sta avendo ottimi riscontri, radunando vecchi fan e formandone di nuovi. Nel giugno 2018 viene rilasciato il brano “Should I Stay or Should I go”, cover alla loro maniera della nota hit dei Clash.
Nel 2020 il Covid blocca tutto. La band nel frattempo continua a scrivere e lavorare a nuovi brani, utilizzando i momenti di apertura per confrontarsi e provare con chitarra e voce la prima imbastitura. Il tempo non è mancato per poter perfezionare in sala di registrazione suoni e mood e finalmente a marzo del 2022 gli Arpioni pubblicano l’attesissimo album “Le jeux son Fait”, una raccolta di pezzi in levare dai molti colori. Un lavoro che vede la straordinaria partecipazione di Daniele Coccia Paifelman (Il muro del canto), Elio Biffi (Pinguini tattici nucleari), Picchio (Banda Bassotti), Dr. Ring Ring e Andrea Mei.
E’ uscito da pochi giorni su tutte le piattaforme l’album “Rido e piango che non si sa mai”, un lavoro di “amore puro e dedizione totale” nei confronti di Enzo Jannacci. Un omaggio al cantautore milanese con musicalità reggae e ska.